Hitler's son e la vittoria di Trump

Ho trovato qualche settimana fa su Amazon il romanzo "Hitler's son" di Fred Bauman, pubblicato nel 2004, che ha la stessa identica trama del mio "Hitlerson": lo sperma congelato di Hitler viene usato per fecondare una donna ed il figlio biologico di Hitler cercherà di diventare Presidente degli Stati Uniti d'America.


Non leggerò il romanzo perchè esiste solo nella versione inglese e ha una recensione pessima. Ma questo dimostra come l'idea del figlio di Hitler che conquista il potere sia nell'aria da un bel pezzo e abbia fornito spunti a vari autori.
Ho pure visto il film  "Operazione Fenice". Onestamente non è granchè, la variante è che il figlio di Hitler è in realtà una figlia. 
E' appena uscito in italiano il libro di Harry Sinclair Lewis "Da noi non può succedere", l'ho comprato e lo leggerò.
Ho  letto "Complotto contro l'America", un romanzo del 2005 di Piliph Roth.
Mi ha fatto capire in anticipo perché Trump avrebbe vinto le elezioni in America.
Nel romanzo, che è ambientato nel 1940, il rabbino Lionel Bengelsdorf si schiera col candidato nazista e tiene un discorso nel comizio finale di Lindembergh.
Roth scrive:

"Che diavolo sta succedendo? - si mise a gridare mio padre. – Perché diavolo ha fatto questo? Quello stupido discorso! Cosa crede, che ora un solo ebreo vada a votare per questo antisemita grazie a quel discorso stupido e menzognero? Ha perso completamente la testa? Cosa crede di fare, quest’uomo?
- Servire Lindbergh in salsa kosher, - disse Alvin. – Renderlo accettabile ai goyim.
- Ai goyim? - disse mio padre, esasperato da quello che sembrava un sarcastico controsenso di Alvin in un momento di così grande confusione.
- Non lo hanno fatto salire su quel palco perché parlasse agli ebrei. Non lo hanno comprato per questo. Non capisci? - chiese Alvin, infiammato da quella che credeva l’implicita verità. - È là che parla ai cristiani, lui: sta dando ai cristiani di tutto il paese il suo permesso di  rabbino di votare per Lindy il giorno delle elezioni. Non capisci, zio Herman, cosa hanno fatto fare al grande Bengelsdorf? Ha appena assicurato la sconfitta di Roosevelt!"

Qualcosa di simile è accaduto nelle recenti elezioni americane. Nell'estate 2016, quando la candidatura di Trump sembrava marginalizzata, il presidente messicano Enrique Peña Nieto lo ha invitato e ricevuto con tutti gli onori a Città del Messico. Questo non ha convinto i latino-americani a votare Trump, ha autorizzato però i bianchi americani a votare Trump, lo ha servito in salsa chili.
I ricchi, siano essi americani o messicani, fanno presto a mettersi daccordo. I fessi che si fanno la guerra tra di loro sono i poveri.
A fine ottobre 2016, pochi giorni dalle elezioni,  il direttore dell'FBI James B. Comey ha scritto una lettera al Congresso fumosa, ambigua ed in seguito rettificata, in cui collegava Hillary Clinton a mail nel computer del protagonista di uno scandolo sessuale.
La lettera del direttore dell'FBI  ha leggittimato il linciaggio morale operato per tutta la campagna elettorale dai sostenitori di Trump, che invocavano la galera per la candidata democratica.
L'FBI, manipolando gli elettori americani, si resa complice di un golpe bianco, simile al golpe "legale" che ha portato all'incriminazione e alla sospensione dal ruolo di presidente del Brasile di  Dilma Rousseff.

(illustrazione da internet, autore ignoto)

Quello che ci aspetta è un mondo dominato per i prossimi anni da regimi autoritari, che uniscono l'esibizionismo maschilista all'aggressività e alla violenza. Trump, Putin, Erdogan, Duterte.

Marco Bonafede
Cefalù, novembre 2016
Proprietà letteraria riservata

   



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