6 - I disertori tedeschi

Ho continuato la mia ricerca su internet e ho trovato notizie su un altro disertore: Wilhelm Korpik, prima della guerra operaio a Berlino, comunista,  nel giugno 1941 tentò di avvisare i russi dell'attacco nazista e fu subito fucilato come agente provocatore per ordine di Stalin. Potrebbe trattarsi del disertore a cui fa riferimento il colonnello Fedyuninsky citato in un post precedente.
Alcune fonti confondono Liskow con Korpik, infatti definiscono Liskow "un operaio di Berlino".  Si parla anche di un soldato lituano che avrebbe disertato nei pressi della città di Kaunas.
Due giorni dopo l’inizio della guerra, a Kiev atterrò un bombardiere tedesco, uno Junkers Ju-88A-1 del 4/KG-54. L’equipaggio era compostao da Hans Hermann, Hans Kratz, Gefr Adolf Appel e  Wilhelm Schmidt.  Gli aviatori tedeschi dissero di non  volere combattere contro il popolo sovietico. Altri equipaggi si arresero nei mesi successivi e nel primo anno di guerra almeno una ventina di piloti tedeschi disertarono per passare coi russi.
Bombardiere Junker con le insegne dell'aviazione sovietica 

Le fonti su internet parlano di 15.000 soldati tedeschi fucilati per diserzione nel corso della seconda guerra mondiale, specialmente nell'ultimo anno di guerra.  
Un ottimo articolo, dal titolo infelice Gli hitleriani rossi, che ho inserito nell'elenco dei link, riferisce alcune cifre sul numero di disertori tedeschi che passarono dalla parte russa. Quelli reclutati dal servizo segreto russo, il NKDV, sarebbero stati 5341. Il NKDV non era la sola organizzazione che arruolava, probabilmente i soldati tedeschi che passarono dalla parte dei russi furono circa 10.000.   
Nel 1943 alcuni ufficiali tedeschi prigionieri decisero di combattere al fianco dell’Armata Rossa. I  generali Walther von Seydlitz-Kurzbach, Otto Korfes, Martin Lattmann e Alexander von Daniels, fondarono l’"Unione degli ufficiali tedeschi" e "Comitato nazionale per la Germania Libera" (Nationalkommites Freies Deutschland) e organizzarono delle unità combattenti che affiancarono i sovietici;  queste unità si impegnarono in combattimento contro i nazisti, in particolare nella battaglia delle alture Seelow nel 1945. 
Indossavano uniformi tedesche, ma  si distinguevano per un bracciale nero, rosso e giallo, i colori della bandiera della Repubblica di Weimar e dell'attuale Repubblica Federale di Germania. 

Bandiera del Comitato nazionale per la Germania Libera 

Riunione del Comitato nazionale per la Germania Libera 

 
  Friedrich Paulus


 
 Heinrich von Einsiedel

Tra gli ufficiali tedeschi che aderirono al "Comitato nazionale per la Germania Libera" c'era lo stesso generale Friedrich Paulus, il comandante dell'armata tedesca distrutta a Stalingrado.  Anche un pronipote di Otto von Bismarck, il conte Heinrich von Einsiedel, un asso dell'aviazione da caccia tedesca, aderì al comitato.
Von Einsiedel sopravvisse  alla guerra e nel 1994 venne eletto deputato al Parlamento della Germania unita nelle file della sinistra.

  Fritz Shmenkel  -  Rudolf Jacobs


Voglio ricordare due tedeschi partigiani antinazisti, Fritz Shmenkel e Rudolf Jacobs.
Fritz Shmenkel  nel 1938 fu richiamato nella Wehrmacht, ma cercò di evitare l'arruolamento adducendo  problemi di salute. Venne ricoverato in una casa di cura per disturbi mentali, poi finì in carcere come simulatore e renitente alla leva.
Uscì dal carcere e venne spedito sul fronte orientale, ma nell’autunno 1941 fuggì e si nascose nei villaggi della regione di Smolensk. Infine si unì a un distaccamento partigiano. Inizialmente i russi diffidavano di lui ma Shmenkel riuscì a dimostrare di essere un antinazista:  travestito da generale tedesco, fermò un convoglio tedesco carico di cibo e munizioni e lo mandò nella trappola preparata dei partigiani.
Quando i tedeschi seppero che un disertore tedesco combatteva coi  partigiani russi posero una taglia sulla sua testa, ma non riuscirono a catturarlo.
Nel 1943 ricevette a Mosca l’Ordine della Bandiera Rossa e fu addestrato a comandare unità di sabotaggio. Nel febbraio 1944, nella zona di Minsk, Shmenkel fu catturato dai tedeschi e il 22 febbraio venne fucilato. Nel 1964 Fritz Shmenkel fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.
Rudolf Jacobs era un capitano della Kriesgmarine, ingegnere, esperto di fortificazioni costiere. Era nato a Brema il 28 Aprile 1914. Insieme al suo attendente Paul ( il cognome è sconosciuto ma sopravvisse alla guerra ) si unì ad una Brigata Garibaldina a Sarzana, in Liguria. Come partigiano prese il nome di battaglia di "Primo" e morì in combattimento.

 Siegfried Lenz

Ho letto un articolo di Piergiorgio Odifreddi apparso su Repubblica che parla del romanzo "Der Ueberlaeufer" (Il disertore) di Siegfried Lenz, uscito recentemente in Germania. Scritto negli anni cinquanta, è stato pubblicato postumo oltre 60 anni dopo che la sua casa editrice lo aveva rifiutato.
A stroncare il romanzo fu l'editor della casa editrice che in seguito si scoprì essere stato un nazista delle SS che, come tanti altri, aveva fatto sparire le tracce del suo passato.
Anche altri due scritttori tedeschi, Alfred Andersch e Gerd Ledig ebbero difficoltà nel pubblicare romanzi su disertori durante la seconda guerra mondiale: ricevettero innumerevoli rifuti da parte degli editori ed ebbero una cattiva accoglienza di critica e di pubblico.
Il romanzo "Der Ueberlaeufer" sembra l'equivalente letterario di Alfred Liskow.

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Perché questo mio interesse per i disertori tedeschi della seconda guerra mondiale? Non si tratta di un interesse storiografico ma  politico. Penso che Liskow e gli altri disertori siano stati, per il semplice fatto di aver rifiutato il nazionalismo, tra i fondatori dell'idea di Unità Europea che, anche se solo parzialmente realizzata, ha prodotto 70 anni di pace e prosperità.
Cefalù, Aprile 2016
Marco Bonafede
proprietà letteraria riservata

Post Scriptum: 23 giugno 2017, l'editore Neri Pozza ha pubblicato Il disertore di  Siegfried Lenz in italiano

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