SIAE, grasso che cola

Alla fine di agosto 2014 ho scritto l’articolo "SIAE, la tassa sulla creatività"
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo mi ha risposto, con la lettera che segue:


Apprezzo la cortesia e ringrazio, ma la risposta  è elusiva. Si può rispondere facendo finta di rispondere. Osservo che:

1 - Non ho mai fatto nessuna valutazione sulla chiarezza del sito SIAE. Il problema è che la figura di MANDANTE è nuova e la sua istituzione andava comunicata a chi era già ASSOCIATO, specialmente se per l'associato un cambio nella nuova modalità di adesione era vantaggiosa.

2 - Riguardo alla cosiddetta copia privata, non posso che ribadire quanto già scritto:  effettuare una copia di un opera protetta acquistata legalmente è un comportamento che non esiste nella realtà, una pura finzione giuridica.
Io so che tu sai che io so. E tutti insieme facciamo finta che qualcuno faccia copie private legali e che le somme enormi destinate alla SIAE  non abbiano a che fare con i problemi economici provocati dalla pirateria.
Noi abbiamo due scelte di fronte alla legge: interpretarla come una serie di regole e codicilli autoreferenziali o chiederci se le norme abbiano a che fare con la realtà ed il buon senso. 

"Visto,  altresi',  l'art.  71-septies  della  legge   sul   diritto d'autore, il quale  prevede  che  agli  autori  e  ai  produttori  di fonogrammi, nonche' ai produttori  originari  di  opere  audiovisive,agli artisti, interpreti ed esecutori e ai produttori di videogrammi,e  ai  loro  aventi  causa,  sia  attribuito  un  compenso   per   la riproduzione privata di fonogrammi e di  videogrammi,  recanti  opere protette dal diritto d'autore; "
(dal  Decreto ministeriale 20 giugno 2014)


La legislazione dell'equo compenso per copia privata è talmente assurda  che prevede  il cosiddetto "equo compenso" per la copia di un video riprodotto al computer, ma non per la copia di un programma informatico.
Un testo letterario, non essendo un fonogramma o un  videogramma, può essere copiato senza alcun equo compenso. La legge vale per un tipo di opera e non per un’altro.
La legislazione dell'equo compenso per copia privata non è solo slegata dalla realtà ma è anche squilibrata e illogica.
Il Presidente del Consiglio Renzi parla di “grasso che cola” nella pubblica amministrazione, il Ministro Franceschini vede il grasso che cola nella SIAE? 

Manderò una segnalazione alle principali associazioni di tutela dei consumatori perché l'unica strada percorribile mi sembra quella della class action contro lo Stato Italiano e la SIAE.

Cefalù, Ottobre 2014
Marco Bonafede

(proprietà letteraria riservata)

1 commento:

  1. C.V.D. Magistrale esempio di burocratese genuino, viscido e scivoloso come le anguille di Comacchio. Delizioso quel "interesse pubblico sotteso alla diffusione della cultura e delle sue molteplici forme espressive"! Inespresso e sottinteso (ma non tanto) il recondito pensiero della dottoressa Rossana: ma che cosa va cercando questo dottor Bonafede che lo Stato tutela e coccola sotto il suo ampio mantello? Non si rende conto della sua fortuna?
    Quindi, tutto va ben madama la marchesa! Come Volevasi Dimostrare.

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